Il Poliziotto artista Elio Lucente sempre più icona dell’arte nazionale ed internazionale

Che fosse un grande artista lo ha da subito dimostrato allorquando, nei pochi spazi che il nostro lavoro di poliziotti penitenziari ci offre Elio, con innato talento, riusciva a trasformare in arte tutto ciò che il difficile compito al quale venivamo chiamati offriva nell’immaginario umano“, ad affermarlo è Mauro Nardella membro del direttivo Nazionale dell’International Police Association.

La capacità che ha avuto di affermarsi nel difficile mondo dell’arte facendosi apprezzare sin da subito da studiosi e cultori di questo mondo tra i quali il critico d’Arte Vittorio Sgarbi, dal critico d’arte, giornalista, saggista, curatore d’arte italiano Paolo Levi, dal figlio di Salvador Dalì Jose Van Roj Dalì, da Sandro Serradifalco editorialista e saggista e dal suo mentore Massimo Pasqualone, ha avuto il suo riconoscimento – continua Nardella – nella vittoria del premio Tenco 2016 e soprattutto al prestigioso premio della critica nella biennale internazionale d’arte del mediterraneo appena conclusosi a Palermo. Le motivazioni sono forti e nello stesso tempo danno un significato completo del livello raggiunto dal poliziotto artista. Il ritmo compositivo, recita la critica,legato a una scelta stilistica sempre vincente, costituisce il valore aggiunto delle sue opere alla storia dell’arte contemporanea e la potenza iconografica e iconologica dei suoi lavori. Certamente una tecnica esecutiva che suscita un’immanente senso di bellezza. Poche parole da parte dell’artista ma intense, questo è quello che ne è conseguito alla notizia del prestigioso riconoscimento: “Dedico questa onorificenza a mia moglie che mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato, a mia figlia per tutte le volte che mi assento e a tutte le persone che mi vogliono bene”. Cosa dire? Elio Lucente ha ravvivato con il suo successo quella fiammella pilota capace di tenere accesa la passione di un lavoro, quello di poliziotto penitenziario, che troppo spesso cerca di portarti verso il baratro dell’immotivazione foriera di eventi anche estremi non ultimo il suicidio di 110 persone in poco più di 10 anni. Per me poliziotto penitenziario orgoglio fatto persona“.

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Informazioni su Antonella Gaita

Giornalista
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